Gpa e proposta di legge Carfagna-Meloni: La nostra posizione
La “gestazione per altri” è da decenni una modalità di procreazione medicalmente assistita che avviene con il concorso di un una donna, che si presta alla gravidanza per consentire ad altri di diventare genitori dei propri figli biologici (ovvero frutto dei propri ovociti fecondati con il seme dei propri compagni).
Nei casi più frequenti si tratta di coppie eterosessuali nelle quali la donna ha un problema di infertilità che non le consente di condurre una gravidanza propria.
La GPA è una prassi medica socialmente accettata da Nazioni non certo giuridicamente inferiori alla nostra (ad esempio Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Nuova Zelanda, Grecia Belgio, Olanda, Portogallo etc).
Nel nostro Paese la GPA dal 2004 è vietata dalla legge 40 con l’impianto sanzionatorio più severo al mondo che prevede il carcere per medici che la realizzano e per i genitori di figli nati in tal modo.
Figli che conseguentemente si ritiene ineluttabile separare dai propri genitori impegnati ad espiare la pena detentiva.
Recentissimamente la commissione giustizia della camera ha licenziato una proposta di legge (Meloni-Carfagna) da portare in parlamento che aspira a far diventare crimine universale la gestazione per altri, estendendo una fattispecie di reato anche quando espletato all’estero, comprese in quelle Nazioni nelle quali questa è legale.
Come associazione che tutela le posizioni di donne con problemi dì infertilità riteniamo che queste donne andrebbero aiutate, come avviene in molti Stati, e non certo criminalizzate per la loro aspirazione a diventare madri dei prori figli biologici grazie all’aiuto solidale di altre donne.
Piuttosto che parlare di divieti eticamente improponibili e giuridicamente irrealizzabili, sarebbe indispensabile approvare una legge che regolamenti la GPA anche nel nostro Paese, consentendo a tanti nostri concittadini, la possibilità di soddisfare una delle aspirazioni inalienabili dell’esistenza: diventare genitori dei propri figli.
Non un “dono” non un “capriccio” ma un diritto, realizzabile con l’aiuto di donne solidali, (spesso una madre, una sorella, una vera amica).
Nessuna prestazione a basso costo da comprare a povere schiave di un sobborgo di Nuova Dheli o altri bassifondi del mondo che vivono solo nelle fantasie di chi ciancia di compravendita di bambini.
Stereotipi negativi lontani anni luce dai presupposti etici giuridici e medici della gestazione per altri e dalla proposta di legge presentata da ben otto parlamentari mirante a normare una GPA solidale, altruistica e gratuita, per la quale non è ancora prevista alcuna calendarizzazione nella commissione affari sociali e sanità nella quale è stata presentata un anno fà.
Sulla stessa rivista anche il punto di vista giuridico della professoressa Alessandra Pisu.
La nostra Viola in un’intervista,
“Gestazione per altri: facciamo il punto”
ecco il link instagram
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Manifestazione del 22 ottobre: ecco un resoconto!!
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Benvenuti nel portale dell’Associazione Italiana Genitori ragazze con Sindrome di Rokitansky.
Scopo dell’Associazione e di questo sito è dare informazioni ai genitori, alle ragazze e a chiunque sia interessato a questo “mondo” relativo alle tematiche ad esso inerenti.
In queste pagine si trovano informazioni verificate dal mondo scientifico inerenti le conoscenze mediche relative all’affezione che viene trattata a livello semplificato per i non addetti ai lavori ma con puntuale richiamo e link alle pubblicazioni scientifiche di alto profilo che le trattano in modo dettagliato.
Vengono forniti i riferimenti relativi ai centri di diagnosi e cura attualmente attivi e fattivamente strutturati presenti sul territorio italiano.
L’Associazione, oltre a favorire un punto di aggregazione tra i genitori delle ragazze, intende favorire l’ottimizzazione dei percorsi di diagnosi e cura della Sindrome, interagendo con i Centri preposti per apprendere modalità attuali e prospettive future nel trattamento della condizione.
Sarà lavoro dell’Associazione interloquire con il mondo scientifico e le autorità didattiche preposte, ed in particolare con le Società Italiane di Ginecologia e di Pediatria, affinché la Sindrome di Rokitansky abbia un adeguato spazio nei programmi formativi degli specialisti sia in ambito accademico che congressuale, al fine di evitare i ritardi abituali nei racconti di chi è giunto alla diagnosi con percorsi tutt’altro che lineari e brevi.
Altro focus associativo sarà seguire ed informare la platea degli interessati relativa alle potenzialità di maternità per le ragazze interessate.
In particolare informando riguardo le norme che regolano in Italia (attualmente ancora vietata) e all’estero ( normata e permessa in diversi Stati) la “Gestazione per Altri” (GPA) o anche detta “Gestazione di Servizio”.
Ancora, riguardo a modalità e aspetti legali legati all’adozione Nazionale e Internazionale.
Infine seguendo puntualmente l’evolvere delle sperimentazioni in essere in più di una nazione nel mondo, Italia compresa, relativa al trapianto d’utero.